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Cassano delle Murge, Bari: segregata in casa e torturata dall’ex

Cassano delle Murge, Bari: segregata in casa e torturata dall’ex

Cassano delle Murge è un paesino in provincia di Bari; qui si è consumata la tragedia di una ventitreenne segregata in casa dal suo ex e da una complice, ripetutamente torturata dall’uomo di cui un tempo era stata innamorata. L’incubo è durato 5 mesi.

Della ragazza di Bari, di cui ancora non è stato reso noto il nome, si erano perse le tracce già dal settembre 2013. I suoi silenzi e le sue assenze però non avevano destato alcuna preoccupazione nei familiari. Questo perché, in seguito ad un litigio tra la vittima e la famiglia d’origine non c’erano più rapporti.

Ironia della sorte, il litigio che aveva separato la ragazza dai suoi parenti era dovuto all’assidua frequentazione, poi trasformatasi in relazione sentimentale, che la vittima intratteneva con Giuseppe Lella, il suo aguzzino. L’uomo, di Bari come la sua ex, ha 36 anni.

Inizialmente, come spesso accade, la storia d’amore tra i due ragazzi di Bari, sembrava una storia come tante a cui i parenti della giovane si opponevano perché Giuseppe era un pregiudicato (tra i reati ascrittigli quelli di furto, ricettazione ed estorsione).

Quando la ragazza non ha più contatti con la famiglia, e non ha più un posto dove abitare, Giuseppe le chiede di convivere. Ma la convivenza in quella casa di Bari è molto lontana da quella che aveva immaginato la vittima; presto iniziano le torture e le violenze che le renderanno la vita difficile.

Dapprima la giovane è costretta a non avere più contatti con il mondo; niente cellulari né pc. Successivamente viene segregata in casa per 5 mesi. I suoi carcerieri erano due; Giuseppe Lella, il suo ex, e Ripalta Borrelli, coetanea e amica del pregiudicato di Bari.

Tra le mura domestiche la ragazza subiva continue torture e violenze sessuali. In seguito all’ennesimo stupro però la vittima resta incinta. Niente cambia nella sua vita, almeno fin quando la giovane non ha una minaccia d’aborto. Giuseppe si impietosisce e la porta in un ospedale di Bari.

Quando la ragazza si sottopone a visita ginecologica, approfittando dell’assenza di Giuseppe, confida ad un medico la triste situazione in cui è costretta a vivere. Il ginecologo la sprona e l’aiuta a liberarsi del suo ex. L’uomo adesso è in carcere e la ragazza aspetta con ansia la nascita del suo bambino.

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