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Coldiretti vieta pesca nel mar Adriatico: fauna ittica in pericolo

Coldiretti vieta pesca nel mar Adriatico: fauna ittica in pericolo

La fauna ittica del Mar Adriatico è in pericolo; per questo la Coldiretti vieta, a partire da oggi, 28 luglio, la pesca nelle acque antistanti la fascia costiera compresa tra Trieste e Rimini. Successivamente il provvedimento interesserà anche le regioni centrali e meridionali dell’Italia.

La fauna ittica del mar Adriatico ha, di recente, subito cali demografici di una certa intensità. Molte specie sono infatti diventate rare e, come tali, pregiate e costose. Per evitare un vero e proprio collasso di alcune popolazioni marine la Coldiretti ha stabilito un blocco scaglionato della pesca in queste acque.

Il divieto interesserà, da oggi al 5 settembre, la fascia costiera compresa tra Trieste e Rimini. Si stima che in questo breve lasso di tempo la fauna ittica dell’alto Adriatico possa ripopolare le acque di queste zone. Dall’11 agosto al 22 settembre il blocco interesserà il tratto compreso tra Pesaro e Bari.

Dal 15 settembre al 14 ottobre il divieto di pesca riguarderà poi le coste tra  Brindisi e la Calabria. Per quanto riguarda Sicilia e Sardegna si è stabilito che il blocco dovrà durare un mese, ma le due regioni potranno decidere liberamente quando dare il via al provvedimento.

Queste scelte messe in atto dalla Coldiretti sono motivate da ragioni ecologiche ed economiche. Lo stress dei mari, soprattutto dell’Adriatico, noto per il delicatissimo equilibrio che lo contraddistingue, e la riduzione esponenziale della presenza di determinate specie potrebbe danneggiare l’ecosistema.

D’altro canto, salassando le acque dell’Adriatico ed impedendo il processo di ripopolazione del mare, si andrebbe incontro ad un progressivo aumento dei prezzi relativi ai pesci italiani e la domanda economica finirebbe per agevolare paesi stranieri.

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