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Caso Sarah Scazzi: la Cassazione condanna i media

Caso Sarah Scazzi: la Cassazione condanna i media

La vicenda legata prima alla scomparsa di Sarah Scazzi e successivamente al ritrovamento del suo cadevere ha generato un interesse mediatico davvero importante. Tutti i giornali, tutti i canali televisivi si sono interessati al caso, talvolta anche in maniera morbosa ed è proprio su questo atteggiamento che la Cassazione ha posto l’accento sottolieando un comportamento eccessivo nella trattazione della vicenda stessa.

La Suprema Corte ha rigettato la richiesta di spostare il processo da Taranto secondo quanto richiesto dai difensori di Sabrina.  Le scelte dei magistrati certi sono rimaste al di sopra delle parti e non si può dire che abbiano seguito l’una o l’altra linea indicata dai circoli mediatici.

Ciò che per dovere di cronaca è stato raccontato e anche quanto si è successivamente discusso e ipotizzato resta completamente separato da quelle che sono le scelte dei magistrati. Ricordiamo bene che all’inizio della vicenda l’attenzione dei media fu richiamata proprio dalla stessa Sabrina che rilasciava intervisse ad ogni televisione e giornale.

Il caso ha inziato ad essere seguito sempre da più persone che volevano conoscere i risvolti della vicenda. L’interessamento verso tutto ciò non deve però distogliere l’attenzione dalla necessità di continuare a cercare la verità per la morte di Sarah. Ora che il processo è in corso occorre sperare che finalmente si faccia chiarezza su tanti punti oscuri che sembrano essere rimasti dei veri e propri enigmi.

Il problema è proprio sperare che se Sabrina e Cosima  sono colpevoli effetivamente ammettano la loro colpevolezza, ma non bisogna tralasciare anche la voce di Michele Misseri che non appena fuori dal carcere ha iniziato ad accusarsi dell’omicidio. Sicuramente se Sabrina e sua madre restano in carcere un motivo c’è e senza dubbio ci sono delle prove che possono  essere considerate valide per la loro colpevolezza. Un caso che si spera di risolva quanto prima per conoscere la verità e dare giustizia a Sarah.

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