Non è durato molto quello che sembrava il riavvicinamento tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle in ambito di riforme e legge elettorale.
Poco dopo l’incontro trasmesso in diretta streaming che Renzi e i suoi avevano commentato con un discreto entusiasmo, sul blog di Beppe Grillo la delegazione formata da Di Maio, Toninelli, Petrocelli e Carinelli manifesta il suo malcontento.
I grillini sono ancora scontenti della lentenzza e il continuo prendere tempo della maggioranza: il M5S era pronto a chiudere le trattative durante l’incontro dell’altro giorno e avrebbe gradito che i rappresentanti del PD si presentassero al tavolo più preparati e con le idee più chiare. I post sul blog si concludono con la rinuncia al prossimo incontro: gli esponenti del Movimento si esprimeranno sulla nuova legge elettorale (inclusiva delle preferenze) solo in Aula con il voto.
Ovviamente non sono tardate ad arrivare le repliche del Partito Democratico: Renzi sottolinea la velocità con cui il M5S si sia sconfessato sul blog dopo aver mostrato un’apertura al dialogo, Alessandra Moretti (eurodeputata del PD) respinge ogni accusa di bradipismo o perdita di tempo e fa notare l’incapacità dei grillini di aprirsi al dialogo e di fare una politica di cambiamento.
Per Deborah Serracchiani l’atteggiamento di Beppe Grillo è quello del conducator, patologicamente intollerante al dialogo e con una credibilità politica personale che si sta sgretolando.
Anche il vicesegretario del PD Lorenzo Guerini fa notare di non gradire i due volti dei membri del M5S e critica la loro richiesta al Senato di rimandare l’esame della riforma costituzionale a settembre: il PD non può accettare rallentamenti e, anche se ha dimostrato con determinazione la volontà di aprire un dialogo con tutte le forze politiche, continuerà ad andare avanti per la sua strada.