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Marcello Simoni, autore della nostra letteratura contemporanea, ha di recente pubblicato il suo ultimo lavoro; ecco trama e recensione de “L’abbazia dei 100 peccati”. Il romanzo appartiene al genere storico e risente della formazione da archeologo dell’autore.
L’ambientazione scelta da Simoni è quella tardo medievale. E’ l’estate del 1346 e Maynard de Rocheblanche, un soldato francese, è riuscito a salvarsi da un assalto nemico che ha decimato il suo esercito. Poco dopo, casualmente il protagonista entra in possesso di una enigmatica pergamena.
Marcello Simoni trasfonde in quel manoscritto miti e pensiero di epoca medievale; sul rotolo si accenna infatti ad una Reliquia. Questa, detta Lapis Exilii, è conservata all’interno di un’abbazia. Quale sia il nome del luogo di culto e l’esatta collocazione del reperto è un mistero.
L’autore pone sulla pergamena un’indicazione sibillina che, in accordo con le convinzioni dell’epoca, sarebbe stato interpretata soltanto da un illuminato da Dio. La Reliquia, un po’ come la spada nella roccia, darà lustro e potere a chiunque la riporterà alla luce.
Gli antagonisti che Simoni, reinventando quella lotta tra potere temporale e spirituale che percorse come un brivido tutto il medioevo, pone sulla strada di Maynard sono il cardinale di Avignone e il principe del Lussemburgo. L’eroe adesso non ha scelta; deve proteggere il manoscritto e la Reliquia.
Simoni lo fa fuggire prima dalla sorella badessa e poi in altri luoghi di culto, fin quando non incontrerà un pittore italiano e fra’ Andrea. Sebbene i tre uniscano le loro forze per risolvere il mistero, soltanto un secondo monaco, sciatto e storpio, conosce tutti i segreti che possono condurre alla Reliquia.
L’abbazia dei 100 peccati, ottima ricostruzione del contesto storico e ideologico medievale, è stato pubblicato nel luglio del 2014. Ciononostante è già diventato un bestseller. Marcello Simoni ha saputo abilmente coniugare storia e thriller, mistero e poesia.
