Dell’aereo abbattuto ieri in Ucraina sembra non essere rimasto altro che qualche ammasso di lamiere ed una scatola nera ritrovata stamattina; diffusa la notizia, l’Olanda dichiara il lutto nazionale. Molti erano infatti i cittadini provenienti dai Paesi Bassi imbarcati su quel volo.
Sul Boeing 777 che partendo da Amsterdam (Olanda) sarebbe dovuto atterrare a Kuala Lumpur (Malesia) erano salite circa 300 persone. Il volo procedeva tranquillamente. Ad un tratto, sorvolando i cieli ucraini, l’aereo viene colpito, forse per errore, da un missile.
Quel tratto di Europa affronta la sua ennesima guerra. Il velivolo era stato scambiato dagli ucraini per un mezzo militare russo. A trarre in inganno, probabilmente, il disegno bianco, rosso e blu della fusoliera dell’aereo, colori della bandiera russa e olandese.
Secondo alcune fonti, non ancora verificate, il fuoco ucraino sarebbe partito immediatamente perché si riteneva che il Boeing 777 fosse in realtà l’aereo privato di Putin il quale, con il volo diretto a Kuala Lumpur si sarebbe incrociato vicino alla Polonia.
Stamattina è stata, come già detto, ritrovata una delle due scatole nere in dotazione all’aereo. Non è ancora dato sapere se l’apparecchiatura sia quella utilizzata per registrare le conversazioni in cabina di pilotaggio o quella adibita alla sorveglianza audio dei passeggeri.
In ogni caso la tragedia è stata ormai consumata. La maggior parte dei passeggeri proveniva dall’Olanda. Per questo motivo i Paesi Bassi hanno dichiarato il lutto nazionale e, per oggi, le bandiere istituzionali e di tutte le ambasciate sventoleranno a mezz’asta.
Intanto Putin si è espresso sull’accaduto sottolineando la necessità di trovare un accordo con il governo ucraino. La zona dell’incidente aereo è per il momento in tregua; i combattenti hanno infatti deciso di permettere a chi di dovere di recuperare le salme.