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I conflitti che negli ultimi giorni hanno visto Israele opporsi alla Palestina sul territorio della Striscia di Gaza, sembrano difficili da sedare; le Nazioni Unite quindi, impossibilitate ad agire diversamente, chiedono una tregua umanitaria che viene accordata per le prossime 5 ore.
Alle 9 di questa mattina, le 10 in Israele, la guerra va via dalla Striscia di Gaza. Purtroppo si tratta soltanto di una tregua momentanea che non durerà più di 5 ore. I due paesi coinvolti nella lotta armata hanno deciso di arrestare temporaneamente lo scontro per concedere una pausa umanitaria.
Durante questo breve lasso di tempo la popolazione della Palestina e quella di Israele potrà provvedere, anche se non sarà facile, a rifornirsi di cibo, compiere brevi spostamenti per ricongiungersi ai parenti di villaggi limitrofi, acquistare medicine e prodotti sanitari.
La tregua nella Striscia di Gaza è stata ottenuta soltanto per interessamento delle Nazioni Unite. Ad oggi si contano circa 1685 feriti e 230 vittime provenienti dalla Palestina. La loro età era compresa tra i 20 ed i 27 anni. Prima delle 5 ore di sospensione del conflitto è stato lanciato l’ennesimo razzo.
E’ l’ordigno numero 1377 che dalla Striscia di Gaza raggiunge il territorio di Israele. La popolazione vive la guerra senza alcun mezzo per l’autodifesa. Molti cittadini non possono fare di meglio che barricarsi in casa e pregare di continuo per la sopravvivenza personale e dei loro cari.
Ciascuna abitazione viene sottoposta a continue perlustrazioni in cerca di possibili fuggiaschi, infiltrati e mercanti di armi clandestine. Si registrano intanto minacce terroristiche, fortunatamente sventate, che avrebbero interessato lo Stato ed i civili di Palestina ed Israele.
