Ieri mattina, la notizia è stata diffusa soltanto oggi, un palo si è schiantato sul vagone macchinista di una linea metro di Roma; inutile dire che l’incidente ha fatto vivere ai passeggeri lunghi momenti di panico. Fortunatamente non si contano vittime o feriti.
La linea A della metro romana era appena arrivata nei pressi della stazione Flaminio dopo essersi spostata dalla fermata Lepanto. Erano circa le 8.30 di mattina e i vagoni erano pieni di studenti universitari, persone dirette al lavoro, turisti e semplici passeggeri.
Improvvisamente un palo cade sul vagone del macchinista rompendone il finestrino. L’uomo, forse per una reazione istintiva, frena due volte in maniera alquanto brusca. Ciò fa andare via la corrente elettrica a bordo della metro. I passeggeri iniziano a temere.
Le persone a bordo del convoglio vengono invitate a scendere subito dalla vettura. Data la dinamica dell’incidente e la puzza di bruciato particolarmente intensa che proveniva dai binari della metro, molti temono il peggio e si affrettano a ritornare in superficie.
Oggi l’ATAC ha comunicato che l’incidente è imputabile ai lavori svolti in questi giorni dalle ferrovie che dovrebbero garantire la copertura del tratto Roma – Viterbo. Gli stessi avrebbero causato un leggero cedimento della volta di quella parte di percorso attraversata dalla metro.
Il CODACONS ha già sollecitato i cittadini imbarcati sulla linea A della metro a reclamare i danni. L’ATAC, ente preposto al funzionamento dei mezzi pubblici di Roma, non avrebbe saputo far fronte all’imprevisto (che oltretutto non avrebbe nemmeno dovuto verificarsi).
Inoltre l’incidente sarebbe stato causa di danni ingenti alla cittadinanza che, a seguito del blocco temporaneo di alcune linee metro, ha avuto seri problemi di viabilità. Il CODACONS stima danni per circa 50 milioni di euro; un guaio in un momento di crisi come quello attuale.