Anche per Roberto Maroni arriva il primo intoppo giudiziario come Presidente della Regione Lombardia: avviso di garanzia per lui e per il capo della segreteria Giacomo Ciriello.
I due sono accusati di concussione per induzione: avrebbero spinto alcuni responsabili (in corso di identificazione) di Expo 2015 SpA e Eupolis ad assumere come sponsor con contratti di collaborazione a tempo indeterminato due collaboratrici di Maroni ai tempi in cui era Ministro dell’Interno.
Expo 2015 SpA è l’azienda di prevalente proprietà pubblica che ha il compito di organizzare, realizzare e gestire l‘Esposizione Universale di Milano del prossimo anno. Eupolis è invece l’Istituto per la ricerca, statistica e formazione della Regione Lombardia.
Sulla base delle indagini e delle perquisizioni svolte dai carabinieri tra gli uffici di Roma e Milano, pare che Ciriello, agendo materialmente su mandato di Maroni e abusando dei loro poteri, sia riuscito ad ottenere per Mara Carluccio un contratto da 29500 euro all’anno e per Maria Grazia Paturzo un contratto della durata di due anni con una retribuzione di 5417 euro al mese.
La Procura ipotizza che le due collaboratrici siano state collocate presso Expo 2015 ed Eupolis solo perchè non era stato possibile inserirle come membri dello staff del Presidente della Regione in quanto la loro assunzione avrebbe subito il controllo da parte della Corte dei Conti.
Maroni si dichiara sereno e sorpreso, affermando che le due assunzioni (avvenute in modo regolare e trasparente) sono mirate all’ottimizzazione e all’efficienza dell’organizzazione della grande Esposizione Universale di Milano.
Il Presidente dell’Autorità anti-corruzione Raffaele Cantone sostiene che l’invio dell’avviso di garanzia a Maroni e Ciriello è un fatto che non incide ancora sull’inchiesta riguardante l’Expo.