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Pesticidi ed insetticidi: calo numero uccelli e stormi migratori in Europa

Pesticidi ed insetticidi: calo numero uccelli e stormi migratori in Europa

L’uso sempre più indiscriminato di pesticidi ed insetticidi ha ridotto notevolmente l’afflusso di stormi migratori diretti verso l’Europa; sembrerebbe in calo anche il numero di uccelli stabilmente presente nel nostro continente. Urge quindi una contromisura.

Un team di scienziati olandesi ha scoperto che il ricorso a pesticidi ed insetticidi sarebbe la causa, oltre che di una innaturale moria di “insetti utili” quali le api, anche della scarsa presenza di uccelli nei cieli d’Europa. Si stima che alcune specie abbiano subito un calo demografico pari a circa il 20%.

La tipologia di insetticida più pericolosa è quella, ironia della sorte, che negli anni ’90 è stata introdotta in agricoltura come soluzione più ecologica per l’eliminazione dei parassiti delle piante. Il principio attivo dovrebbe agire soltanto sul sistema nervoso degli insetti, non danneggiando altri animali.

Evidentemente però influisce sui normali cicli vitali e sui comportamenti degli uccelli. D’altra parte se si pensa che molti di questi volatili si nutrono degli insetti che pesticidi ed insetticidi cercano di debellare, il fenomeno trova subito un’immediata spiegazione.

Gli scienziati hanno verificato questa loro teoria monitorando 15 diverse specie di uccelli. Ciascuna di loro ha subito un calo demografico o ha cessato di migrare nelle zone in cui venivano usati i prodotti chimici in questione. Bayer, principale produttore degli insetticidi in esame, respinge ogni accusa.

La nota casa produttrice infatti, forse non troppo informata sull’esito degli studi, sostiene che non ci sia alcun nesso tra l’uso dei suoi prodotti e il calo demografico della popolazione degli uccelli. I rischi in tal senso, ancora a dire di Bayer, potrebbero essere legati all’uso improprio del prodotto.

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