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Unesco in crisi, blocco dei finanziamenti Usa

Unesco in crisi, blocco dei finanziamenti Usa

L’Unesco decide di sospendere tutte le sue attività fino al 31 dicembre 2011.

A far prendere tale decisione all’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura sono stati i blocchi dei finanziamenti USA. La causa? La decisione dell’Unesco di far entrare la Palestina come stato membro a pieno titolo, votato dalla Conferenza generale dell’Unesco lo scorso 31 ottobre. Un sì – con 107 voti a favore, 14 contrari e 52 astenuti – che ha messo sul piede di guerra gli Stati Uniti e Israele, oltre che dividere l’Europa.

La minaccia degli Usa di tagliare i finanziamenti, versati di solito alla fine dell’anno, è stata subito messa in atto, privando l’Unesco di 43 milioni di euro, il 22% del bilancio totale.
L’annuncio della drastica decisione presa dall’organizzazione Unesco, della sospensione dei programmi per il 2012, è stato dato ieri dalla direttrice generale dell’Unesco, Irina Bokova: «La situazione è difficile», ha ammesso la Bokova, chiudendo la Conferenza generale che si era aperta due settimane fa.

Durante la conferenza viene spiegato che bisognerà arrivare a risparmiare 35 milioni di dollari che, insieme ai 30 milioni di dollari derivati dai fondi di rotazione, permetteranno di colmare per quest’anno il deficit stimato intorno ai 65 milioni di dollari.

Molte le persone che in questi giorni hanno manifestato la loro solidarietà, per vedere al più presto l’Unesco continuare a preservare, i posti più belli del Mondo.

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