La legge 104 concede la possibilità di ottenere un concedo straordinario, che vale la pena di esaminare visto di quanto comunicato direttamente dal Ministero del Lavoro.
Infatti, le associazioni Anquap e Cida hanno offerto un quesito e a tal proposito il Ministero del Lavoro ha risposto, rendendo più chiaro il fatto che anche i parenti di terzo grado con un familiare che purtroppo possiede handicap grave hanno la possibilità di usufruire dei tre giorni al mese di permesso retribuito che concede proprio la legge 104.
Ovviamente, c’è una unica eccezione, ossia la presenza di altri parenti o affini di primo o di secondo grado che possono svolgere l’analogo compito di assistenza al disabile.
A tal proposito, va detto anche chi può essere considerato “parente di terzo grado”: nel dettaglio, si tratta di bisnonni, pronipoti, zii e nipoti. Ovviamente, il congedo straordinario non va offerto sempre, ma solo con dei requisiti.
Nello specifico, deve sussistere almeno una di questi requisiti che concernono la persona disabile in questione, ossia aver compiuto almeno i sessantacinque anni di età, essere affetti da patologie invalidanti, essere essere deceduti o mancanti.
La legge 104 specifica anche quando più lavoratori possono assistere la stessa persona: in merito ai genitori di figli affetti da disabilità grave, per merito della circolare Inps n. 155/2010, i padri e le madri hanno la possibilità alternarsi nell’utilizzo dei permessi, in questione, ma ovviamente non si deve oltrepassare il già citato limite dei 3 giorni al mese di permesso.