Vasco Errani, ex presidente della regione Emilia Romagna, è stato condannato ad un anno di carcere a seguito dello scandalo legato a Terremerse; immediatamente ha presentato le sue dimissioni ed ha, subito dopo, avuto un colloquio con il premier Matteo Renzi.
Lo scandalo di Terremerse riguarda una presunta truffa relativa a dei finanziamenti da destinare ad una cooperativa agricola guidata, all’epoca dei fatti, da Giovanni Errani, fratello di Vasco. Implicati nello scandalo sarebbero stati ritenuti anche alcuni dirigenti regionali.
Errani e i dirigenti regionali con lui accusati di essere implicati nello scandalo, in precedenza, sono stati assolti dal GUP. Nonostante l’esito positivo del primo grado di appello, però, tutti loro sono stati nuovamente chiamati al giudizio per le medesime imputazioni.
La Corte D’appello di Bologna ha accusato Errani di falso ideologico. Indignato per l’esito del processo, l’ex presidente della regione emiliana, si è dichiarato innocente ed ha subito presentato le sue dimissioni. Ha poi preannunciato la sua intenzione di ricorrere in Cassazione.
Subito dopo questa dichiarazione, Matteo Renzi ha telefonato ad Errani dichiarandosi solidale alla sua personale vicenda, ma comunque fiducioso nella magistratura italiana. Il premier ha poi ricordato al presidente emiliano che chiunque è innocente finché non si è del tutto concluso l’iter giudiziario.
Dato che Errani può ancora ricorrere in Cassazione è quindi obbligatorio mantenersi su posizioni garantiste; questo il parere di Matteo Renzi. Il PD ha poi esortato l’ex presidente a rivedere le sue dimissioni. Grillo invece ha subito tuonato che Errani deve lasciare ogni incarico.