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Berlusconi: “Prima la legge di stabilità, poi le dimissioni”, “Lascio e candido Alfano”.

Berlusconi: “Prima la legge di stabilità, poi le dimissioni”, “Lascio e candido Alfano”.

Silvio Berlusconi ha ribadito che si dimetterà. Dopo l’approvazione sulla legge di stabilità rimetterà il suo mandato, insistendo sull’anticipazione delle prossime elezioni, alle quali non sarà candidato ma lascerà il suo posto ad Angelino Alfano.

La decisione del premier è stata esplicata durante il colloquio con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

All’indomani del voto alla camera che ha decretato, di fatto, la fine del governo con lo sgretolamento della maggioranza, Silvio Berlusconi, si concede ai media:

«Mi sono impegnato con l’Europa ad approvare le misure concordate» e «prima di andarmene voglio mantenere la promessa. Adesso però faccio appello a tutti, maggioranza e opposizione, perchè passino al più presto e poi – ribadisce il Cavaliere – mi dimetterò».

Berlusconi sa che dopo il sì alla legge di stabilità, sarà il capo di stato ad avere facoltà di decisione su come procedere, ma convinto già del fatto che non ci siano altre maggioranze possibili, «non esiste alternativa alla maggioranza attuale» e «non è assolutamente pensabile che in una democrazia possano andare al governo le forze che hanno perso le elezioni, sarebbe il contrario della democrazia», questo è quanto ha detto nell’intervista di Belpietro, vede come unica soluzione quella delle elezioni anticipate all’inizio di febbraio, annunciando inoltre che il candidato premier del centrodestra sarà Angelino Alfano, «che è accettato da tutti e sarebbe sbagliato bruciarlo adesso provando a immaginare un nuovo governo guidato da lui».

Poi continua l’intervista con l’attacco ai traditori: «Fini e i suoi 26 parlamentari passati all’opposizione e poi altri 7 parlamentari hanno fatto la stessa cosa tradendo il mandato parlamentare in un momento come questo, e posso dire tradendo anche l’Italia». E continua: «colpa di un vergognoso mercato dove chi tradisce il centrodestra è un benemerito mentre chi si era assunto la responsabilità di sostenere il governo e’ stato definito un mercenario».

È un ritiro definitivo dalla politica quello di Silvio Berlusconi? Staremo a vedere, ma certo “una mano in campagna elettorale” potrà darla, visto che «quella è una cosa che mi è sempre riuscita benissimo».

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