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E’ stata ritrovata a Modena una tartaruga azzannatrice; l’esemplare (non originario del luogo) può rappresentare un pericolo tanto per gli uomini quanto per gli animali. I morsi che essa può infliggere sono infatti particolarmente dolorosi e possono uccidere alcune bestie.
Data l’assenza di questo particolare tipo di tartaruga nel novero della fauna locale, si è pensato ad un esemplare acquistato illegalmente e successivamente abbandonato proprio perché potenzialmente pericoloso. L’animale sarebbe infatti originario del Nord America.
La tartaruga azzannatrice ritrovata nei pressi di Casinalbo, Modena, da un cittadino, viveva in uno spazio verde pubblico. Le sue prede preferite sarebbero anatre, piccole tartarughe di palude, fauna ittica e rane. Il collo capace di allungarsi, il becco robusto e i denti affilati sono particolarmente temibili.
Pare comunque che questo tipo di tartaruga, per quanto potenzialmente pericolosa, non attacchi mai l’uomo a meno che non si senta minacciata. Appartenendo alla categoria dei carnivori predatori potrebbe però alterare il bioequilibrio delle nostre zone.
L’esemplare di tartaruga azzannatrice rinvenuto nei pressi di Modena ha dimensioni ragguardevoli; pesa circa 5 Kg., ha un carapace il cui diametro si aggira sulla trentina di centimetri, ed è lunga 65 cm di cui circa 15 di collo. Se tenuta in cattività può crescere ancora fino a superare i 30 kg di peso.
Al momento la tartaruga azzannatrice è ospite del Centro Fauna Selvatica il Pettirosso, sito a Modena. Da qui è successivamente partita una richiesta d’aiuto indirizzata alla Guardia Forestale che dovrà consegnare l’animale ad una struttura più adeguata.
La tartaruga, presumibilmente, troverà alloggio quindi in un centro atto al recupero della fauna esotica. Si spera che il suo rinvenimento non sia la spia di massicci traffici illegali di animali protetti, fenomeno che a Modena, purtroppo, sembra essere molto presente.
