La Cina ha dato un esempio di civiltà a tutto il mondo creando ad un tribunale per l’ambiente incaricato di giudicare tutti i crimini ecologici; ad oggi le cause esaminate sarebbero circa 30 mila. Questa utilissima istituzione legale verrà a breve formalizzata.
L’iniziativa sarebbe partita dalla Corte Suprema Cinese la quale, vista la gran mole di crimini contro l’ambiente sui quali viene annualmente chiamata a deliberare, ha pensato di dar vita ad un tribunale autonomo che possa interessarsi esclusivamente a questo tipo di reato.
Del resto, purtroppo, l’impatto sull’ambiente che il proliferare di fabbriche e industrie ha avuto sulla nazione è alquanto preoccupante. Il magistrato incaricato di presiedere al tribunale per l’ambiente, Zheng Xuelin, ha poi rilasciato delle inquietanti dichiarazioni al riguardo.
La giustizia ordinaria, a suo dire, non avrebbe il coraggio e gli strumenti per imporsi al progressivo danneggiamento dell’ambiente. La situazione però sta arrivando ad un punto di non ritorno ed è quindi necessario intervenire tempestivamente.
Prima dell’istituzione del tribunale dell’ambiente, soltanto nel periodo compreso tra il 2011 ed il 2013, i normali organi preposti hanno dovuto giudicare ben oltre le 30 mila cause complessive riguardanti inquinamento e mancato rispetto delle norme ecologiche.
La misura anti inquinamento, promossa dal premier Li Keqiang, diventa ancora più necessaria se si pensa che, secondo recenti rilevamenti, circa 2/3 della Cina sono inquinati ad un punto tale da essere quasi invivibili. Tutto ciò, ovviamente, influisce anche sulla salute degli abitanti.
Il tribunale dell’ambiente sarà chiamato a dirimere questioni relative l’inquinamento di acque, aria e sottosuolo. Dovrà inoltre, insieme ad altri enti, tutelare il patrimonio naturale dello stato; boschi, montagne, ecc. Si spera che anche gli altri stati si accodino a questo esempio di civiltà.