Muore mentre lo arrestano: assolti poliziotti incriminati di omicidio

Un presunto criminale muore mentre i poliziotti lo arrestano; gli agenti, all’epoca dei fatti accusati di omicidio preterintenzionale, sono stati assolti. A deciderlo è stata la Corte di Assise di Milano. Il nome dell’ uomo morto durante l’arresto era Michele Ferrulli.

Quest’ultimo era un muratore non più giovanissimo. I poliziotti, convinti della sua implicazione in alcuni reati minori, l’avrebbero arrestato. Mentre portavano a termine l’operazione hanno buttato a terra Michele che, nella concitazione degli eventi, sarebbe stato vittima di un infarto e sarebbe morto quasi immediatamente.

Alcuni astanti vicini ai luoghi dove si sono svolti i fatti hanno ripreso i poliziotti mentre portavano a termine la procedura d’arresto. Secondo il video gli agenti hanno calcato eccessivamente la mano, agendo con una certa violenza, tutto sommato non proprio necessaria.

Per questo i poliziotti, almeno in un primo momento, hanno rischiato di finire in carcere per 7 anni ciascuno. Oggi, la Cassazione di Milano, ha deliberato che il fatto non sussiste. Essi avrebbero infatti attuato le normali procedure prescritte in questi casi.

Inoltre Michele Ferrulli, che la sera dell’arresto aveva anche bevuto abbastanza, si sarebbe opposto all’azione dei poliziotti, costringendoli a reagire. La rabbia, l’aggressività, la paura e la vergogna avrebbero determinato nell’arrestato un tale turbinio di emozione da farne scaturire un infarto.

La difesa, nonostante la lettura della sentenza, continua a sostenere la gratuità delle percosse ricevute da Michele Ferrulli. I poliziotti in questo caso, almeno secondo l’opinione pubblica, avrebbero meritato una condanna, non un proscioglimento. Ma ormai il caso è stato archiviato.