Il dottor Conrad Murray è stato riconosciuto colpevole di “omicidio colposo”. La giuria popolare ha raggiunto il verdetto unanime in brevissimo tempo: Conrad Murray, medico personale di Michael Jackson è colpevole di omicidio involontario nei confronti di Michael Jackson, a seguito della somministrazione di un potente anestetico letale, il Propofol. La testimonianza chiave per la giuria è stata quella del coroner Cristopher Rogers che ha provato l’infondatezza delle confessioni di Murray, dichiarando: “Con gli strumenti che aveva potrebbe aver facilmente sbagliato dose, somministrando troppo Propofol”. Inoltre dall’autopsia è venuto fuori che lo stato di salute del cantante era: “migliore in salute di tante persone della sua età, non c’erano segni di grasso o colesterolo sulle pareti del suo cuore”. La lettura dei termini della sentenza è prevista tra due settimane, e nel frattempo il medico aspetterà di conoscere il suo destino in carcere.
La madre della popostar scomparsa, Katherine e il padre Joe erano in aula ad attendere la sentenza. Oltre alla condanna fino a 4 anni Murray rischia di essere bandito dall’esercizio della professione medica.
Appresa la notizia, l’avvocato di Murray ha deciso di ricorrere in appello.
“Il verdetto è stato una delusione, ricorreremo in appello“. Così Ed Chernoff, avvocato del medico, ha commentato la sentenza. “Le chiavi delle sue manette sono in mano al giudice – ha aggiunto -. Certamente vorremmo fare qualsiasi cosa per evitare di farlo andare in prigione”.
Tra due settimane quindi conosceremo la verità, a più di due anni di distanza da quel maledetto 25 giugno 2009, in cui Jackson trovò la morte.