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Il clima a Strasburgo non è esattamente dei più sereni; il leader tedesco dei popolari europei, Manfred Weber, ha mostrato di non gradire l’idea di flessibilità, specie se concessa all’Italia, accusa a cui Matteo Renzi ha risposto di non poter accettare lezioni di moralità dalla Germania.
Per Weber risollevare l’Europa significa mantenere quella politica dell’austerity tanto cara ad Angela Merkel; ecco perché è impensabile ricorrere alla flessibilità. I debiti insomma distruggono le speranze per il futuro. L’Italia di Renzi ha al momento un debito pari al 130%.
E’ evidente quindi che il discorso è diretto soprattutto agli italiani. Weber ha poi proseguito facendo notare che quando Barroso ha concesso alla Francia dilazioni nelle tempistiche di elaborazione delle riforme interne, le stesse non sono mai arrivate; l’Italia del riformatore Renzi non sarà da meno.
La risposta non si è fatta attendere molto; Renzi ha infatti dichiarato che se è vero che l’Italia vessa in situazioni finanziarie critiche, è altrettanto vero che la sua ricchezza privata è almeno quadrupla rispetto a quella della Germania. Ai tedeschi, aggiunge poi, è concesso violare i limiti.
Qualche tempo fa infatti la Germania beneficiò della flessibilità e violò tutti quei limiti che oggi dimostra di difendere. Adesso è un paese in piena crescita. Renzi si è rivolto quindi a Weber chiarendo che non è disposto ad accettare lezioni di moralità dalla Germania.
Da buon fiorentino infine Renzi ha ricordato a Weber che il rinascimento, movimento culturale tipicamente italiano, derivò dalla prima grande crisi che coinvolse l’intera Europa. Solidali alle parole dell’attuale premier si sono dimostrati i membri di Forza Italia.
