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Chiara Poggi, delitto di Garlasco: Alberto Stasi cambiò i pedali della bicicletta

Chiara Poggi, delitto di Garlasco: Alberto Stasi cambiò i pedali della bicicletta

A distanza di sette anni dalla morte di Chiara Poggi, il delitto di Garlasco è ancora insoluto; oggi il caso parrebbe arricchirsi però di una nuova informazione riguardante Alberto Stasi, fidanzato della vittima, il quale cambiò i pedali della sua bicicletta in modo da alterare in suo favore le prove.

Chiara morì il 13 agosto del 2007. A trovarla, riversa nella tromba delle scale di casa, fu l’allora fidanzato Alberto Stasi. La ragazza aveva il cranio sfondato e il pavimento della sua villetta, sita a Garlasco, era,  in quell’area della casa, letteralmente inondato del sangue della vittima.

Le prime testimonianze sul delitto arrivarono da Alberto, colui che chiamò l’ambulanza e avvisò i carabinieri, e da Franca Bermani, una vicina di casa che disse di aver notato una bicicletta nera da donna dotata di portapacchi sostare davanti casa di Chiara nel lasso di tempo in cui si suppone sia avvenuto il delitto.

Interrogati dai carabinieri, i genitori di Stasi affermano di possedere tre biciclette, di cui una corrispondente al modello descritto dalla vicina di casa di Chiara, Alberto invece conferma di poter disporre di altrettante biciclette, ma omette di dichiarare che una di queste sia nera, da donna e dotata di portapacchi.

Inspiegabilmente il maresciallo dei carabinieri di Garlasco, Francesco Marchetto, decise di non sequestrare la bici sospetta. Motivò il suo gesto adducendo alla mancanza del portapacchi e quindi alla non corrispondenza con il modello descritto dalla testimone. In realtà, a ben vedere, la bici in questione possiede un portapacchi.

Un dato oggettivo, venuto alla luce soltanto oggi, è che sulla bici incriminata sono stati sostituiti i pedali, invertendoli con quelli di un altro velocipede a disposizione degli Stasi. I pedali sostituiti recavano tracce ematiche appartenenti a Chiara. Ciò complica la posizione di Stasi.

Secondo la ricostruzione dell’accusa, infatti, Alberto, subito dopo essere andato a casa di Chiara, dove giunse con la bici nera, uccise la ragazza. Macchiò di sangue la suola delle scarpe e, di conseguenza, i pedali. Sapendo di essere stato visto sulla bici nera invertì i pedali con quelli montati su una bici bordeaux presente in casa.

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