Matteo Renzi, appena rientrato in Italia dopo la fine dei lavori del Consiglio Europeo, ha subito proposto la prima riforma strutturale italiana; il progetto, composto da 12 punti, regolamenterà ambiti quali il lavoro, la giustizia, le separazioni consensuali e il falso in bilancio.
Alla fine del Consiglio dei Ministri, Renzi ha illustrato la sua proposta ai presenti. Ha poi preannunciato che, ultimate le elezioni per il rinnovo delle cariche, provvederà a riformare anche l’intera organizzazione del Consiglio Superiore della Magistratura, in modo da garantire ai cittadini una maggiore trasparenza.
Tra i punti nodali della riforma proposta da Renzi, molti riguardano il lavoro. Il premier sembrerebbe voler indirizzare l’Italia verso la meritocrazia e far di tutto perché nel nostro paese non si lavori più per discendenza familiare, schieramento politico et similia.
Per quanto riguarda le intercettazioni Renzi si è detto ancora non in grado di fornire delle indicazioni precise, ma propenso a discutere con la stampa circa l’eventuale utilizzo informativo che è lecito farne. Ha poi aggiunto che ad essere intercettati dovranno essere tutti, magistrati compresi.
Renzi ha infine fatto notare la lentezza burocratica dei processi e, in alcuni dei punti della sua riforma, ha stabilito una velocizzazione degli iter legali (un processo civile ad esempio non potrà durare più di un anno) e delle procedure attualmente impiegate per le cause sorte in seno ad imprese e famiglie.
Per lo stesso motivo per le separazioni consensuali non sarà più necessario andare in tribunale o ricorrere ai giudici; verrà tutto verbalizzato da avvocati e notai e la procedura sarà pressoché immediata. Questo punto, incluso nella riforma Renzi, era già stato annunciato dal Ministro della Giustizia Andrea Orlando.
In fase di elaborazione sono ancora i punti relativi al falso in bilancio. Al vaglio anche delle leggi che possano definitivamente regolamentare la spinosa questione dell’immigrazione. Renzi, alla fine della riunione, ha valutato la giornata proficua e ha aggiunto che le riforme da portare a termine saranno ancora tante ed epocali.