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Le indagini sulla morte di Yara sembrerebbero condannare Massimo Bossetti ormai definitivamente dal momento che sul corpo della ragazzina sarebbero stati trovati, ma non è una notizia certa, anche i capelli ed i peli del muratore di Mapello; gli inquirenti però smentiscono prontamente questa novità.
La notizia, divulgata ieri nel corso della trasmissione televisiva Segreti e Delitti, sarebbe stata rivelata dal professore Fabio Buzzi, consulente della procura che ha analizzato il DNA presente nei peli e nei capelli ritrovati sul corpo della piccola Yara. Anche in questo caso il materiale genetico apparterrebbe a Ignoto 1, ossia Bossetti.
Il professore Fabio Buzzi, responsabile dell’Unità Operativa di Medicina Legale e Scienze Forensi dell’Università di Pavia, sostiene, in un primo momento, che la notizia è certa ed in alcun modo negabile. Gli inquirenti però lo smentiscono immediatamente affermando di non aver incartamenti in cui si illustra quanto rivelato da Buzzi.
Il professore controbatte che, trascorsi i tempi tecnici necessari a provvedere in tal senso, verrà depositata presso la Procura di Bergamo una nuova relazione in cui saranno chiariti tutti i particolari e gli esiti di indagine relativi ai peli e ai capelli rinvenuti sul corpo di Yara ed attribuiti a Bossetti.
Dopo qualche ora da queste affermazioni però è lo stesso Buzzi a ritornare sulle sue posizioni; afferma infatti di esser caduto in errore e che in effetti non è ancora stata effettuata la comparazione genetica tra il DNA di Bossetti ed i tanti peli trovati sul corpo di Yara.
La smentita arriva anche dal professore Carlo Previderè, luminare nel settore della biologia forense e anch’egli attivo nelle indagini sul caso Gambirasio. Pare inevitabile a questo punto domandarsi come mai informazioni così importanti possano essere anche così contraddittorie.
