Ciro Esposito morto: Daniele De Santis accusato per omicidio volontario

Ciro Esposito, tifoso napoletano morto in seguito agli scontri avvenuti in concomitanza con la partita Napoli – Fiorentina valevole come finale di Coppa Italia, è morto; Daniele De Santis, suo aggressore, viene adesso accusato di omicidio volontario. L’uomo è comunque già da tempo agli arresti.

Qualche giorno fa era circolata sul web la notizia della morte di Ciro; in realtà il giovane tifoso era ancora in stato di morte celebrale. Oggi, all’alba, Esposito è andato incontro a quello che ormai era evidentemente il suo destino. Per domani, dati i procedimenti legali in corso, è stata fissata una necessaria autopsia.

Scampia, cittadina d’origine di Ciro, e il comune di Napoli hanno già proclamato il lutto cittadino. Nei momenti di lucidità, Esposito ha più volte raccontato ai parenti e agli amici, riuniti al suo capezzale, l’esatto svolgersi degli eventi. Ciro non ha riportato danni cerebrali, per questo motivo le sue parole sono da ritenersi valide testimonianze.

Esposito ha riconosciuto Daniele De Santis dalle foto dei quotidiani e lo ha più volte indicato come la persona che, non soltanto gli ha sparato, ma minacciava il pullman dei tifosi napoletani con bombe carta ed armi da fuoco. Così, dato che nessuna autorità presidiava la zona, Ciro ha rischiato la sua vita per proteggere gli altri passeggeri del bus.

Adesso i parenti del ragazzo chiedono giustizia: vorrebbero che chi di dovere riconoscesse i meriti civili di questo eroe dei nostri giorni, vorrebbero che venissero applicate delle sanzioni contro Questore e Prefetto di Roma, a loro dire incapaci di svolgere il loro dovere.

Intanto Daniele De Santis, da tempo ricoverato al Policlinico Umberto I di Roma, è stato trasferito all’ospedale protetto di Belcolle, Viterbo. L’uomo è già agli arresti, ma necessita di cure mediche; per questo non è ancora in carcere. Quando si sarà rimesso, dovrà affrontare un processo per omicidio volontario.