”Datevi una mossa e decidetevi!”. E’ questo il sunto delle 44 pagine, di critica ai Giudici, redatte dalla Cassazione in ambito dell’omicidio di Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana scomparsa dal piccolo paesino salentino il 26 agosto del 2010 e ritrovata dentro un pozzo un mese dopo, nelle campagne circostanti. Secondo la Cassazione le prove contro Cosima Serrano e Sabrina Misseri, indagate per l’omicidio volontario e sequestro di persona,”sono insussistenti”, e prive di nessi logici anche temporali.
Secondo la Cassazione il problema cruciale dell’ora compresa tra le 14 e le 14:42 del 26 agosto 2010, ancora non è stato risolto, in quanto i Giudici non hanno spiegato in esattezza ed in alcun modo cosa esattamente sia successo in quell’ora, cruciale nella consumazione dell’omicidio di Sarah Scazzi. Inoltre appurato che ad uccidere Sarah sia stata la cugina Sabrina Misseri, non è ancora chiaro, bacchetta la Cassazione, i motivi specifici e il tipo di apporto morale e/o materiale, che la zia Cosima Serrano avrebbe offerto nell’omicidio. La Cassazione avverte i giudici di Taranto, riguardo “l’assenza del quadro di gravità indiziaria”, e specifica nelle 44 pagine di rapporto inviato ai Giudici, che mancano indizi gravi e consistenti pendenti a carico di Cosima Serrano e Sabrina Misseri in ambito dell’omicidio di Avetrana.