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Il decreto legge 104 del 12 settembre 2013 che è stato soprannominato “La scuola riparte” è stato approvato da più di 9 mesi: ma in un paese come quello della penisola italiana fa prima a nascere un figlio piuttosto che applicare le disposizioni contenute in un decreto egge.
Purtroppo, ci sono voluti mesi per attuare norma relativa all’ingresso in modo del tutto libero dei docenti nei musei statali: bisogna affermare pure che erano stati stanziati circa 10 milioni di euro per la formazione e l’aggiornamento dei docenti, di cui però nulla ancora si sa ancora.
Per fare qualche calcolo, la somma in questione andava divisa, e corrispondeva a 1.200 euro in media per ciascuna istituzione scolastica o ancora più precisamente 12-13 euro per ogni docente in servizio: al di là di quanto bassa possa essere questa somma offerta ai docenti, bisogna affermare che non si è vista ancora neppure l’ombra di questo stanziamento.
Pertanto, si presume che sarò molto improbabile che le risorse possano essere messe a disposizione delle istituzioni scolastiche già dal prossimo settembre: seguendo questa linea, è probabile che di questo stanziamento se ne parlerà a partire dal 2015.
Inoltre, la Ragioneria Generale dello Stato avrebbe già messo un limite sulla somma, forse per il patto di stabilità o anche per raccogliere quattro soldi per altre operazioni: l’indiscrezione più plausibile è che una quota del 40-50% propugnata dalla Legge 104 sia già stata tolta di mezzo per essere usata per scopi del tutto differenti da quelli iniziali.
Rimanendo legati ai fatti, bisogna ricordare che è inoppugnabile che il decreto ministeriale previsto dal Decreto Legge non è ancora stato emanato, e questo non è un bene: si capisce da ciò che la formazione e l’aggiornamento del personale docente non è importante per l’attuale ministro dell’istruzione.
