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Censimentopopolazione.istat.it sarebbe dovuto essere un utile strumento messo a disposizione da Istat in collaborazione con Telecom Italia per agevolare le famiglie italiane che intendevano metter da parte carta e penna, per compilare i moduli in ambito del quindicesimo censimento della popolazione e delle abitazioni dell’Istat.
Usare il condizionale è d’obbligo specie quando si parla di strumenti pubblici. Ieri 9 ottobre 2011, era il primo giorno utile per la consegna dei moduli Istat già compilati, e così, sfruttando il giorno domenicale, oltre mezzo milione di italiani hanno deciso di utilizzare il “comodo” servizio online messo a disposizione per la prima volta dall’Istat nel 15esimo censimento, speranzosi di risolvere subito la pratica. Ogni speranza, di lì a poco svanì. Pochi i cittadini fortunati che sono riusciti a materializzare il proprio intento, ovvero quello di compilare il modulo Istat sul censimento direttamente online, e porre dunque fine all’inevitabile fila-trafila postale. In poche ore subito boom d’accessi sul sito, motivo di grandi rallentamenti sin dalle prime ore della mattinata, tuttavia l’internauta riusciva a compiere l’azioni suddette.
Il tilt, secondo gli esperti, era però nell’aria: Nelle prime ore del pomeriggio, quando l’afflusso online generale della nazione raggiunge il suo apice, il sito del censimento online Istat è andato in tilt, ed era “Impossibile raggiungere la pagina”. Pochi minuti più tardi, una pagina esempio nella quale Istat si scusava con i cittadini, pregandoli di collegarsi nei giorni successivi. Chissà quanti italiani, partecipi del caso in oggetto, dopo aver assistito al tutto, hanno spento il pc tornando nuovamente a prendere moduli e penna, ed a compilare i modelli come fu fatto 10 anni fa e in tutti gli altri 13 censimenti precedenti, rinviando sogni e speranze di un’Italia digitalizzata e funzionante, a data da destinarsi!
