La riforma del Senato sembra che si farà. Renzi e Berlusconi hanno trovato un accordo per dare inizio alle riforme tanto attese. Il Premier è molto ottimista e confida nella possibilità di poter varare la nuova legge elettorale anche prima della vacanze estive di agosto.
Nel frattempo, il Governo vuole dare una scossa anche alla riforma costituzionale, che prevede molti cambiamenti a partire dal Senato. La composizione di quest’ultimo, sarebbe basata su una rappresentanza regionale e non su una maggioranza di sindaci. Renzi aveva proposto una Camera Alta composta in maggioranza da sindaci, ma il Leader di Forza Italia Silvio Berlusconi s era detto contrario, poiché avrebbe rischiato di consegnare il Senato al PD.
Ieri invece i due hanno raggiunto l’accordo: i sindaci saranno circa una ventina a rappresentanza delle rispettive regioni, mentre il resto sarà composto dai consiglieri regionali. La struttura del nuovo Senato della Repubblica è stata pensata da Calderoli e Finocchiaro.
Il Senato non avrà più la possibilità di votare o meno la fiducia al Governo, ma prevederà altri poteri di una certa caratura, al fine di non sminuire l’importanza di questa Camera. In particolare, è prevista la competenza sulla legislazione regionale ed europea, èd avrà la possibilità di co – eleggere il Presidente della Repubblica, i membri del Consiglio Superiore della Magistratura e i giudici costituzionali.
Inoltre, il Senato diventerà indispensabile per la concretizzazione di leggi elettorali e costituzionali. L’accordo di massima raggiunto da Renzi e Berlusconi apre nuovi scenari politici, in un momento in cui il paese reclama l’avvio delle riforme.