Il cadavere di Federica Giacomini, pornostar nota anche con lo pseudonimo di Ginevra Holland, è stato ritrovato dentro ad una cassa di legno giacente nei fondali del Lago di Garda. Il corpo, rinvenuto il 17 giugno del 2014, era stato da subito attribuito con una certa probabilità alla donna. A darne notizia sicura è oggi la Questura di Vicenza.
La certezza degli inquirenti deriva non soltanto dallo stato di conservazione del corpo, ma anche dalla mancanza di un dito della mano destra, caratteristica fisica che Ginevra si portava dietro già dagli anni dell’infanzia. L’autopsia ha inoltre individuato la presenza di un gran numero di lesioni ai danni del cranio.
L’ipotesi più plausibile è, per gli inquirenti di Vicenza, che Federica sia stata colpita violentemente alla testa e che, a seguito di percosse ripetute sferrate sempre sul cranio, abbia infine trovato la morte. Il fascicolo inerente l’indagine per la scomparsa di Ginevra è stato sostituito quindi, purtroppo, da uno riguardante l’omicidio di Federica Giacomini.
Il principale indagato per la morte della donna resta l’ex fidanzato Franco Mossoni. L’uomo, affetto da instabilità psichica, è ospite di una struttura ospedaliera atta alla cura di malati mentali. Il GIP ha comunque disposto una perizia psichiatrica a carico di Franco ed una successiva udienza in cui, ovviamente, l’imputato sarà chiamato a presenziare.
Intanto ai RIS è stata affidata l’analisi di eventuali tracce ambientali e degli oggetti che gli inquirenti hanno rinvenuto nelle immediate vicinanze del corpo. Inoltre sarà loro compito analizzare anche l’appartamento di Mossoni. Adesso che Federica è stata finalmente ritrovata, ai suoi cari non resta altra consolazione che scoprire chi l’ha uccisa e perché.