Giuseppe Raeli, forse noto ai più come Mostro di Cassibile, è stato condannato all’ergastolo dalla Corte D’assise di Siracusa. L’uomo è stato infatti ritenuto colpevole di sei dei 12 omicidi di cui era stato accusato. Inoltre a Raeli è stata anche riconosciuta in altri due casi l’imputazione di tentato omicidio .
Il Mostro di Cassibile, ha iniziato a mietere vittime nel lontano 21 novembre del 1998. Giuseppe Raeli in quella data uccise infatti Antonio Bruni. Dopo appena due mesi, il 28 gennaio 1999, fu la volta di Rosario Timponello Rizza. A distanza di qualche anno, il 31 luglio del 2003, si macchiò poi del duplice omicidio di Sebastiano Tinè e Giuseppa Spadaro, marito e moglie.
Il 12 febbraio del 2004 seguì poi il tentato omicidio di Aurora Franzone. La scia di sangue proseguì il 18 agosto del 2004 ai danni di Giuseppe Spada. Per qualche tempo Raeli riuscì a placare i suoi impulsi omicidi. Il 15 marzo del 2009 però non seppe più a controllarsi e provò ad uccidere Giuseppe Leone.
Dopo questo tentativo, fortunatamente non riuscito, Raeli tornò all’omicidio il 9 ottobre del 2012 ai danni di Giuseppe Calvo. Nonostante la sua età ormai avanzata i giudici della Corte d’Assise di Siracusa hanno condannato Raeli, dopo più di dieci ore di Camera di Consiglio, all’ergastolo con isolamento diurno per almeno i primi due anni della pena.
Inoltre Raeli dovrà corrispondere alle famiglie delle vittime un pagamento pari a 120 mila euro. Gli omicidi sarebbero scaturiti da contrasti di natura economica che più volte hanno interessato Raeli e le sue vittime. L’arma del delitto, sempre la stessa, non è mai stata ritrovata.
Davanti all’ostentata certezza con cui Raeli continua a proclamarsi innocente, non possono che sorgere altri dubbi circa il caso del Mostro di Cassibile; l’uomo è in grado di intendere e di volere? E’ sincero quando afferma di essere totalmente estraneo ai fatti?