La Camera ha approvato la norma con la quale viene istituita la responsabilità civile dei pm e dei giudici.
L’intento del Governo Renzi è quello di dare maggiori responsabilità ai magistrati, che in alcune circostanze hanno provocato danni ai cittadini oggetto di indagini. Con 187 sì, 180 no e l’astensione dei Cinquestelle, l’emendamento della Lega è passato. Ora andrà al Senato, dove verrà modificato come ha ammesso lo stesso Premire Matteo Rrenzi, in questi giorni in visita di Stato in Asia.
Il testo approvato, proposto dal leghista Gianluca Pini, prevede che “chi ha subito un danno ingiusto per effetto di un comportamento, di un atto o di un provvedimento giudiziario posto in essere dal magistrato in violazione manifesta del diritto o con dolo o colpa grave nell’esercizio delle sue finzioni ovvero per diniego di giustizia può agire contro lo Stato e contro il soggetto riconosciuto colpevole per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e anche di quelli non patrimoniali che derivino da privazione della libertà personale (cit)”.
L’Associazione Nazionale Magistrati ha commentato l’approvazione del testo, affermando che è emersa una grave illegittimità costituzionale che indebolisce l’azione della giustizia, in un momento in cui la magistratura sta lavorando sodo per indagare sulle molte inchieste relative agli appalti pubblici.
Il testo non è ancora diventato legge, poiché deve essere passato al vaglio del Senato che darà la sua approvazione definitiva. L’introduzione di una norma del genere, divide il mondo politico e civile italiano. C’è chi pensa sia giusto che i magistrati che sbagliano paghino per i loro errori, altri invece vedono in questa norma l’ennesimo tentativo di indebolire la magistratura, che già di suo fa molta fatica a svolgere le indagini.