Oggi 7 ottobre 2011, da nord a sud, da una costa all’altra, in lungo ed in largo dell’Italia, tutti gli studenti italiani scendono in piazza a seguito dello sciopero nazionale della scuola. Circa 90 città italiane sono prese d’assalto in queste ore da più o meno vaste rappresentative studentesche, per protestare contro i tagli operati dallo Stato al comparto dell’istruzione. La recente manovra economica bis approvata dal Governo, predispone ingenti tagli all’Istruzione e all’intero indotto del sapere, rappresentando per tutti, un vero e proprio attentato al futuro della conoscenza, del sapere, e dell’informazione del nostro Paese.
Decine di migliaia di studenti superiori ed universitari stanno scioperando in queste ore, ma tutti sanno gli esatti motivi dello sciopero indetto dai sindacati di base, già organizzato nel giorno dell’apertura delle scuole? Innanzitutto quali sono i sindacati che aderiscono all’iniziativa? Sono le sigle di Unicobas, Usi e Usb.
Il centro principale della protesta studentesca indetta nella giornata di oggi è Roma. Gli studenti, partono da Roma Piramide, attraverseranno Viale Trastevere e raggiungeranno il loro obiettivo: Il Ministero della Pubblica Istruzione, l’arrivo. Migliaia di studenti superiori ed universitari, docenti, rappresentative dei genitori, e altri lavoratori del comparto dell’istruzione, protesteranno nella piazza adiacente il Ministero dell’Istruzione. Cosa deciderà di fare il Ministro Gelmini? Guarderà impassibile gli sviluppi della protesta? In un palco adibito per l’occasione nella piazza, focolaio della protesta, interverranno i rappresentanti delle rispettive organizzazioni che hanno preso parte allo sciopero della scuola di oggi. I motivi dello sciopero sono quelli di protestare contro “l’opera di smantellamento della scuola pubblica”, e il sindacato di Unicobas spiega il perchè della protesta nazionale della scuola: “Al drastico calo dei finanziamenti per l’istruzione, nel Paese che già spende la più bassa percentuale di Pil nella Ue e retribuisce peggio insegnanti e Ata, s’accompagnano le economie sulla pelle degli alunni con una controriforma minimalista che smantella la qualità del sistema formativo italiano a vantaggio dei diplomifici privati. La manovra del Governo condanna il grosso dei 130.000 precari alla disoccupazione e introduce un inaccettabile ribaltamento del diritto del lavoro con la clausola dell’azzeramento della carriera per buona parte delle nuove assunzioni”.
Gli studenti saranno rumorosi: Il simbolo della rumorsità della protesta, sarà rappresentato dal suono di centinaia di vecchie pentole suonate a mò di tamburi da parte dei protestanti nei vari cortei organizzati nelle città. Bisognerà esser rumorosi per farci sentire bene, spiega la Rete della conoscenza e la Rete degli studenti.
C’è anche il Link-Coordinamento Universitario nella protesta della scuola di oggi 7 ottobre, e il segretario generale Mimmo Pantaleo spiega il motivo: “L’attacco al mondo dei saperi portato avanti da questo Governo si sviluppa sulle scuole come sull’università. Solo attraverso una forte mobilitazione dal basso, dell’insieme delle forze sociali e dei movimenti sarà possibile ridare senso e prospettiva alla scuola e alla università pubblica”.
Infine una nota per gli automobilisti: Forti disagi e rallentamenti si potrebbero registrare nella mattinata e nell’immediate ore del pomeriggio, nei centri città interessati allo sciopero e nelle vicinanze, a seguito dei cortei-protesta. Perdurerà siuno al termine dello sciopero.