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Amnistia e indulto atto finale? Ancora non si sa con certezza. L’unica cosa sicura è che il comitato dei ministri del Consiglio d’Europa si è pronunciato favorevolmente al piano del nostro Paese con il quale risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri.
Una vittoria a metà, però. L’Italia dovrà comunque continuare su questa strada per evitare che analoghe situazioni possano ripresentarsi in futuro. Il Consiglio d’Europa ha giudicato positivamente la relazione avanzata dal ministro Orlando nella quale sono elencati progressi compiuti dal nostro paese, che hanno lo scopo di porre una soluzione al sovraffollamento carcerario.
Al nostro Paese è stato riconosciuto l’impegno espresso in questi ultimi mesi ed in particolare è stato accolto il rimedio preventivo che presto sarà realtà in l’Italia, ossia una sensibile riduzione della pena destinata ai detenuti che hanno denunciato lo Stato per le condizioni carcerarie in cui versano. A quest’ultimi sarà destinato anche un risarcimento.
L’Italia resta comunque sotto la lente d’ingrandimento del Consiglio d’Europa. La sentenza emessa se da una parte stabilisce una parziale vittoria dei detenuti, dall’altra rischia di mettere fine sull’Amnistia e Indulto. Il sovraffollamento carcerario non è stato ancora risolto del tutto, ma secondo l’UE ogni detenuto vive nello spazio limitato di 3 metri quadrati.
In pratica se verrà a mancare l’emergenza sulle condizioni delle carceri italiane, cadrebbe anche una l’Amnistia e Indulto 2014. Il nostro Paese verrà interrogato di nuovo il prossimo anno e in tutto questo arco di tempo dovrà continuare a risolvere il problema senza fermarsi. L’Amnistia e Indulto potranno comunque essere una valida soluzione o alternativa, ma per il momento rimane solo un’ipotesi remota.
