Beppe Grillo tuona contro il PD e lancia l’allarme su possibili brogli alle elezioni europee del 25 maggio. I risultati non convincono il leader del Movimento 5 Stelle, che proprio in queste ultime settimane sta vivendo attimi di turbolenza interna.
Beppe Grillo si fa risentire sempre attraverso il suo blog, dal quale lancia l’accusa di brogli con un post dal titolo: “Broglio sì, broglio no: la terra dei cachi”. Nell’articolo Grillo parla di seggi “rossi” dove sono stati effettuati movimenti sospetti durante lo spoglio. L’ipotesi azzardata nasce dai dati degli exit poll diffusi alle ore 20, quando il Movimento 5 Stelle sembrava stesse superando il PD.
Le indagini statistiche e campionarie davano il M5S al 29,9% contro il 28,8% del PD. In seguito, a spoglio terminato l’esito è stato disastroso per i grillini. Grillo si domanda del perché “le previsioni si sono rivelate attendibili per tutti i partiti tranne M5S e PD. Cosa è successo? (cit)”. Un dubbio atroce che però ci domandiamo su quali basi certe possa reggersi.
Avere un sospetto è del tutto legittimo, ma ci aspettiamo che il Movimento 5 Stelle durante le votazioni, fino allo spoglio, abbia inviato nelle singole sezioni i propri rappresentanti di lista per controllare che tutto avvenisse regolarmente. Se è vero che queste elezioni avevano un significato importante per il Movimento 5 Stelle, siamo sicuri che molti volontari e sostenitori abbiano dato il loro contributo durante le elezioni.
Fino ad oggi non è giunta nessuna denuncia proveniente dai vari seggi. Tuonare in questo modo dopo tanti giorni dalle votazioni non è molto efficace.