Clini, l’ex ministro de’ambiente del Governo Monti, è stato arrestato e sottoposto ad arresti domiciliari con l’accusa di aver distratto soldi pubblici, per poi trasferirli su tre conti correnti in Svizzera.
La Procura di Roma ha scovati i conti criptati in una banca Svizzera, dove sono stati depositati i fondi italiani destinati a lavori di bonifica delle acque in Iraq. La somma ammonta a tre milioni di euro e facevano parte di un finanziamento di cinquantaquattro milioni di euro che il Governo italiano aveva stanziato per aiuti economici nel bacino del Tigri e Dell’Eufrate.
Insieme a Clini, è stato messo agli arresti domiciliari anche un ingegnere di Padova che era uno dei responsabili del piano italiano di bonifica. I conti correnti incriminati sono tre e Clini si era ben guardato di criptarli a dovere, assegnando codici identificativi sotto il nome di Schiavo, Pesce e Sole.
In particolare, sul conto Pesce, sarebbero stati fatti otto bonifici bancari per un totale di 8 milioni di euro. Pare ci siano dei referenti dei conti correnti. Per il conto Sole il referente scovato dalla Procura di Roma pare sia Augusto Pretner, mentre il referente del conto Pesce è ascrivibile allo stesso Corrado Clini. Infine, il conto Schiavo è intestato ad una persona deceduta.
L’arresto di Clini proietta di nuovo la politica italiana nel pantano della corruzione e della sottrazione di denaro pubblico. Nelle ultime settimane sono tanti i politici coinvolti in varie inchieste di questo tipo. Ci domandiamo quanto ancora dovremo leggere ed ascoltare certe notizie.