USA, Stato della Pennsylvania. Una bambina di appena tredici mesi era stata lasciata in custodia dalla madre ad un suo amico, chiedendogli di badare a lei mentre si recava a lavoro. L’uomo, ha inconsapevolmente riempito di vodka il biberon della piccola, credendo si trattasse di acqua.
Dopo i primi sorsi la bambina ha iniziato a sentirsi male ed è stata portata immediatamente al pronto soccorso. I medici hanno subito riscontrato lo stato di incoscienza nel quale versava la piccola, cercando di stabilizzare le sue condizioni cliniche molto gravi. Dalle analisi del sangue è emerso che la piccola aveva un quantitativo molto alto di alcol nel sangue, circa tre volte superiore al limite legale imposto nello Stato della Pennsylvania.
La madre della bambina, subito avvertita dell’accaduto, si è recata in ospedale per verificare quanto successo. Una volta ascoltata la versione del suo amico, la donna ha smentito categoricamente di avere superalcolici in casa, accusando l’uomo di aver detto il falso. Secondo la versione della madre, è stato l’amico a portare la bottiglia di vodka in casa sua senza dire nulla.
La donna si è difesa dicendo di aver chiesto all’amico un aiuto perché si trattava di un’emergenza, ma se avesse saputo dei suoi problemi con l’alcol no gli avrebbe chiesto Le autorità, avvertite prontamente dai medici dell’ospedale che ha in cura la piccola, hanno tolto la custodia della bambina alla giovane madre.
I sevizi sociali vogliono capire cosa sia realmente successo ed appurare le responsabilità. La bambina è fortunatamente fuori pericolo, anche se ha rischiato seriamente la vita.