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Professore della Bocconi arrestato per truffa da 600 milioni

Professore della Bocconi arrestato per truffa da 600 milioni

Un Professore di economia della Bocconi, una delle più prestigiose Università italiane, è finito in manette per una gigantesca truffa da 600 milioni di euro. Insieme a lui sono state arrestate altre otto persone. A condurre l’indagine è il gip di Milano Stefania Pepe, la quale ha emesso quindici ordinanze di custodia cautelare tra cui spicca quella del Prof. Alberto Micalizzi.

L’insegnante quarantacinquenne, che presiede la cattedra di finanza aziendale, aveva ben progettato un piano sfruttando le sue conoscenze in materia. In pratica, venivano falsificati bond e fideiussioni. Tra le aziende che sono state truffate dal ‘Madoff‘ della Bocconi figurano la Snam, Jp Morgan, Pirelli, Ubs di Monaco, Ubi Banca e Simgest.

Micalizzi avrebbe diretto la truffa viaggiando su due binari differenti. Sul primo binario avrebbe messo sul mercato dei Bond falsi imbrogliando investitori come Ubi Banca e Simgest. Per attuare questa parte del piano, il professore universitario utilizzava Bond da dieci miliardi legati alle quotazioni del greggio sul mercato internazionale. Sul secondo binario, invece, sono state emesse false fideiussioni con le quali avrebbe imbrogliato istituti bancari esteri.

I movimenti finanziari hanno insospettito la Guardia di Finanza che ha iniziato ad effettuare vari controlli, arrivando a scoprire un piano diabolico con il quale venivano raggirati gli investitori. L’inchiesta veniva seguita dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo e dal pubblico ministero Tiziana Siciliano.

Sul principale indagato grava l’accusa di associazione a delinquere. Nelle note del gip, il professore viene descritto come una persona “senza scrupoli, innegabilmente legato al crimine di associazione a delinquere, pericoloso perché ha perseverato sulla strada degli illeciti (cit)”.

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