Paolo Romano, il Presidente del Consiglio Regionale della Campania, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza con l’accusa di tentata concussione. La vicenda rischia di infiammare ancora di più la campagna elettorale delle prossime elezioni europee del 25 maggio. Romano è attualmente agli arresti domiciliari.
Secondo gli inquirenti, il Presidente del consiglio Regionale della Campania avrebbe fatto pressione su Paolo Menduni, il direttore generale dell’Asl di Caserta, al fine di “indirizzare” l’assegnazione del ruolo di direttore sanitario e amministrativo del distretto sanitario di Capua. Le prove in possesso degli inquirenti accusano il rappresentante del Nuovo Centro Destra di aver minacciato Paolo Menduni di ispezioni e controlli alla sua Asl, nel caso in cui quest’ultimo si fosse rifiutato di assecondare le sue richieste.
In aggiunta, Paolo Romano avrebbe preteso l’allontanamento di alcuni dirigenti Asl che non gradiva affatto. È stato lo stesso Paolo Menduni a denunciare il fatto, consentendo alle fiamme gialle di avviare le indagini e mettere sotto controllo il telefono di Romano. Dalle intercettazioni emerge un quadro davvero preoccupante.
La Campania non riesce proprio a liberarsi dei suoi fantasmi. Ancora una volta siamo costretti ad assistere a vicende che infamano e producono sconforto ad una regione che già di suo deve affrontare tanti problemi. I politici che si avvicendano nei posti di potere in Campania stanno dimostrando per l’ennesima volta di non tenere alla cosa pubblica, ma sono solo interessati a tutelare i propri interessi.
Paolo Romano è l’ultimo di una lunga serie di politici indagati per aver commesso reati di questo tipo. La storia si ripete, purtroppo.