Si sa, se si promette di dare qualcosa, da qualche altra parte bisogna prenderla. Proprio questo sta facendo il governo Renzi con delle modifiche incisive sulle pensioni più alte. Per poter finanziare gli sgravi fiscali ai pensionati che percepiscono la minima, gli incapienti e le partite IVA bisognerà richiedere il cosiddetto “contributo di solidarietà” a chi percepisce una pensione più consistente.
Anche se l’appuntamento con la riforma “pensioni” non si concluderà a breve, verrà spostato sicuramente nella seconda parte dell’anno in corso e quasi sicuramente rimandato al 2015, cominciamo a parlare di pensioni ed eventuali tagli e contributi “obbligatori” da parte dei titolari di assegni previdenziali più alti, proposta che ha fatto già emergere contrasti e discussioni.
In realtà il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha cercato di non allarmare l’opinione pubblica, smentendo le notizie che provengono da qualsiasi media, anche se la proposta dell’economista Carlo Cottarelli, sembra allettante. L’uomo della spending review avrebbe proposto un ulteriore prelievo aggiuntivo dagli assegni previdenziali più alti, dalle cosiddette pensioni d’oro.
Occorre prevedere “misure di solidarietà interne allo stesso sistema previdenziale” con interventi ed agevolazioni a sostegno dei redditi pensionistici più bassi, sugli incapienti e partite IVA. Uno scenario questo molto simile a quanto fatto per i lavoratori dipendenti e assimilati con reddito da 8 mila a 26 mila euro.
Sono state indicate come possibilità anche i ritocchi alle pensioni di reversibilità e doppi assegni. Sono solamente proposte e voci queste, che si attenueranno solo dopo il termine delle imminenti elezione europee previste per il prossimo 25 maggio.
prima li mandiamo a casa meglio sara’ per tutto fidate questi sapete come sono come il prete che da l’estrema unzione.
aspettate che il 2015 renzi vi sistema per le feste peggio di Monti della fornero