Governo dice basta alle proroghe sulla Tasi

Governo e Comuni sono spesso ai ferri corti. Le direttive che provengono dallo Stato e che ricadono sui Comuni italiani, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti economici, non piacciono proprio ai sindaci.

Il ministero dell’Economia compie un passo indietro sulla Tasi e dichiara in una nota che non ci sarà nessun rinvio della scadenza, costringendo i cittadini a pagare la prima rata della tassa entro il 16 giugno. Il Tesoro risponde quindi al categorico no da parte dell’ dell’Anci all’ipotesi di una proroga.

Uno dei sindaci che si sta battendo strenuamente per evitare ritardi sulla Tasi è Piero Fassino, primo cittadino di Torino, il quale ha dichiarato che la proroga creerebbe gravi problemi di liquidità ai comuni. Il rischio di avere un buco di bilancio determinato da eventuali ritardi negli incassi, andrebbe a generare squilibri finanziari alle casse dei comuni italiani.

È stato il sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti, ad ipotizzare la proroga qualche settimana fa, proponendo di spostare tutto al 16 settembre. Dopo un gran parlare pareva che si fosse arrivati ad un accordo per la riscossione della tassa entro il luglio, poiché la maggior parte dei Comuni non ha ancora assegnato sia l’aliquota per il pagamento della prima rata, sia la ripartizione dell’imposta delle prime case.

Di sicuro i Comuni stanno soffrendo non poco della mancanza di fondi provenienti dallo Stato, ma è anche vero che occorre prestare maggior attenzione alle spese. La credibilità dei Comuni e dei sindaci si ottiene gestendo bene le risorse, ma in molti casi c’è ancora da sistemare qualcosa in questo senso in Italia.