La Rai mette un tetto agli stipendi dei dirigenti

La Rai ha deciso di adeguarsi alla “moda” del momento riducendo sensibilmente gli stipendi dei suoi dirigenti. L’azienda di Viale Mazzini ha infatti imposto un tetto di 240.000 euro ai salari dei manager. Il Consiglio di amministrazione ha tagliato lo stipendio annuo del direttore, abbassandolo da 360mila a 240mila euro.

Anche il dirigente generale è stato colpito dai tagli alla spesa, nessuno è stato risparmiato. La Rai punta a risparmiare risorse che si aggirano intorno ai 4 milioni di euro all’anno, verrebbero convogliate in altre direzioni dando linfa vitale all’azienda. In Viale Mazzini hanno pensato bene di applicare il decreto Irpef, il quale ha imposto il tetto massimo di 240mila euro per tutti i ruoli dirigenziali degli enti pubblici.

In tal modo, anche se alcuni manager dovessero fare causa all’azienda per annullare il taglio allo stipendio, andrebbero incontro ad una causa persa in partenza, perché nessun giudice darebbe loro ragione sulla base del decreto. La Rai ha lanciato quindi un forte segnale a tutti i suoi abbonati, per dimostrare loro che non si vogliono sprecare risorse importanti.

Quest’ultime verrebbero destinate a migliorare la qualità del servizio pubblico. In questo periodo il popolo italiano ha bisogno di sentire certe notizie, essendo frustrato nell’ascoltare i tanti sprechi e stipendi fuori dalla portata di milioni di persone.

Chi riveste un ruolo di responsabilità è giusto che venga onorato con uno stipendio adeguato, ma in tempi come questi, durante i quali molte persone non riescono ad arrivare alla fine del mese, è altrettanto giusto compiere un piccolo gesto di solidarietà.