La spending review colpisce anche il delicatissimo settore sanitario con un numero consistente di medici fiscali Inps “tagliati” fuori dal settore. Ammonterebbe infatti a 40 milioni di euro il taglio previsto per la sanità e più precisamente per il servizio di controllo medico domiciliare.
A partire dal 2 maggio 2013, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, ha deciso di bloccare le visite fiscali mediche per i lavoratori da parte dell’ente previdenziale lasciando invece attive quelle richieste dai datori di lavoro.
Questo taglio alla spesa pubblica riguarda però solo il settore privato e riguarda un taglio ad una spesa che si aggirerebbe intorno ai 50 milioni all’anno, annullando 800 mila visite su 900 mila previste. Una scelta inquietante questa che non ha visto il parere delle associazioni di categoria. Infatti pare che l’Inps abbia deciso questa pesante manovra senza consultare né i sindacati di riferimento né la FNOMCEO, ovvero la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.
La stessa Federazione di categoria afferma che sostanzialmente si tratta di un provvedimento che ha autorizzato il licenziamento dell’intera categoria del personale medico dell’Inps. Le cifre sono infatti da capogiro, sarebbero circa 1400 i medici a rischio disoccupazione, specialmente chi ha deciso di puntare tutto sulla professione legata all’Inps poiché incompatibile con altre attività e si trova ad avere un’età per cui si è tagliati fuori dal mercato.
Quello che l’Inps ha deciso di offrire è talmente poco che sicuramente darà sfogo a numerose manifestazioni e scioperi di categoria. La spesa prevista e offerta dall’ente previdenziale è di 12 milioni di euro che tradotte in visite annuali sono solo 5 visite al mese. Si innescherà a questo punto, secondo la Federazione di categoria, un circolo vizioso che alimenterà l’assenteismo sul lavoro e quindi maggiori possibilità di chiedere indennità di malattia fasulle.
Avete omesso che la riduzione o la quasi sospensione delle visite fiscali INPS è stata applicata da quasi 13 mesi. Il 2 maggio da voi indicato si riferisce al 2013. Un disastro per l’erario, a vantaggio dell’assenteismo!
Si è vero, grazie per la precisazione, ho provveduto alla modifica. E’ passato più di un anno da quando i tagli alle viste fiscali Inps sono stati resi esecutivi. Questo è assolutamente controproducente per un settore pilastro della nostra economia ma soprattutto della nostra vita! Meno medici fiscali significa meno qualità, meno certezza e conditio sine qua non del dilagarsi del fenomeno “fannulloni”.