L’Italia sta aspettando il responso di un disegno di legge per legalizzare la prostituzione. Tutto questo per essere in linea con i svariati i paesi in Europa e nel mondo dove la prostituzione è già riconosciuta come una professione.
Il disegno di legge è stato firmato dalla senatrice del PD Maria Spilabotte e da Alessandra Mussolini di Forza Italia. La proposta di legge sulla regolarizzazione del mestiere più antico del mondo, è composta da 7 articoli e comprende un patentino professionale, l’apertura di una partita IVA, la definizione dei luoghi precisi adibiti a tale scopo.
Ovviamente la scelta dei luoghi e degli appartamenti “da lavoro” sarà previa autorizzazione del Comune di riferimento e controlli psicofisici in grado di accertare il pieno stato di salute e quindi sicurezza per i cittadini.
Questa proposta nasce si dalla necessità di pulire e rendere “migliori” le strade del nostro Paese, ma nasce anche per poter riempire le tasche dello Stato, grazie agli ingenti introiti che questo settore potrebbe portare.
Tasse per le prostitute, più soldi incassati dallo Stato. Si parla di un volume di affari pari a 14 miliardi di euro che lo Stato non incasserebbe all’anno.
I modelli statali regolamentaristi, che regolano la prostituzione sono in Europa l’Olanda, la Germania, la Turchia, l’Austria, la Svizzera, la Grecia, l’Ungheria e la Lettonia, negli Stati Uniti solo il Nevada, in America troviamo il Messico, la Bolivia, il Perù, l’Ecuador, la Colombia, Panama e il Venezuela; in Africa il Senegal; in Asia il Libano; in Oceania la Nuova Zelanda e gli stati del Queensland, New South Wales, Victoria e nel Territorio della capitale in Australia.
Ci sono ancora molto luoghi comuni ed “indebiti moralismi” (… come è indebito ogni interferenza con ciò che rientra nella libera ed autonoma sfera privata dei singoli) per sperare che anche in Italia –, ben ultimi come al solito (si pensi ad divorzio ed aborto… ed ora ai diritti dei gay….) — si liberalizzi l’innocuo mestiere più vecchio del mondo. A proposito di luoghi comuni, guardatevi per esempio questo blog:
http://unarispettabileescort.blogspot.it/2013/01/presentazione.html
Giusto sono d’accordo per la legalizzazione, sarebbe una scelta di buon senso.