Leonardo Bonucci, scuse per il tweet; Conte: basta errori su social network

Il Tweet di Leonardo Bonucci “sciacquatevi la bocca” ha alzato un polverone di polemiche; il CT Antonio Conte aveva fissato delle regole abbastanza rigide per quanto riguarda l’uso dei social network e quanto fatto dal difensore bianconero pare che l’abbia fatto un po’ adirare.

L’allenatore ha usato parole decisamente dure nei confronti di Bonucci e ha di nuovo lanciato l’avviso: la prossima volta che qualcuno sgarra con i social network nei periodi in cui ci sono i raduni della Nazionale, Conte prenderà provvedimenti: chi sbaglia va a casa (e rientrare nel giro non sarebbe molto facile).

Per spiegare la vicenda ieri era stata organizzata una conferenza stampa a cui hanno partecipato proprio Leonardo Bonucci e Gabriele Oriali, il Team Manager della nazionale.

L’ex dirigente dell’Inter ha detto che su questo argomento non c’è nessuna regola scritta, ma sono sufficienti le indicazioni del CT; quella di Bonucci è stata una battuta infelice, ma si è scusato e le scuse sono state accettate; resta però la convinzione che episodi di questo tipo non dovranno più capitare, altrimenti ci saranno conseguenze.

Il difensore della Juve ha chiesto scusa, ma ha anche confermato che il suo “sciacquatevi la bocca” non era in nessun modo indirizzato ai tifosi o alla società della Roma, per i quali ammette di avere il massimo rispetto: è il suo modo di esultare, una cosa che fa sempre quando segna, un modo di festeggiare dedicato ai suoi amici.

Per sottolineare il fatto che le sue parole su Twitter non erano in alcun modo polemiche nei confronti dell’ambiente giallorosso, Bonucci ha spiegato di aver scherzato con il DS Sabatini già subito dopo la partita e di aver parlato con Florenzi che gli ha simpaticamente detto che se riprovasse il tiro di domenica altre dieci volte non colpirebbe mai neanche la palla.

Leonardo Bonucci giustifica le sue proteste dopo il rigore del momentaneo pareggio trasformato da Francesco Totti dicendo che l’esultanza del capitano giallorosso gli era sembrata un po’ provocatoria.