Le scadenze delle cosiddette tasse sulla casa 2014 si stanno avvicinando e i contribuenti sono preoccupati, oltre che per gli importi che dovranno pagare, anche per i termini così ravvicinati e per l’incertezza che ancora non è stata superata del tutto (e il ritardo della comunicazione delle aliquote non ha certo aiutato).
Iniziamo a fare un po’ di chiarezza sulle tasse sulla casa 2014 partendo dalla più temuta, la Tasi: introdotta dal Governo Letta, è una tassa sui servizi indivisibili erogati dal Comune. La prima rata è stata pagata a Giugno dagli abitanti dei mille Comuni che avevano stabilito le aliquote nei primi termini previsti, ma per la maggior parte dei contribuenti la scadenza della prima rata è il 16 Ottobre.
Gli abitanti dei Comuni che ancora non hanno comunicato le delibere non potranno beneficiare della doppia scadenza, infatti pagheranno tutto in un’unica soluzione entro il 16 Dicembre. Devono pagare la Tasi tutti i proprietari di immobili, ma anche gli inquilini in affitto (ai quali compete una percentuale dell’importo totale della tassa che può variare dal 10 al 30%).
La Tari è la tassa sui rifiuti (erede della Tarsu): i Comuni avevano libertà di scelta sul numero delle rate (minimo due, opzione preferita da quasi tutte le amministrazioni), la prima delle quali nella maggior parte dei casi scade il 30 Settembre.
Pagano la Tari tutti i proprietari di immobili e tutti gli inquilini se previsto nel contratto d’affitto. In questo caso il cittadino non dovrà procedere al calcolo da solo dato che gli arriverà il bollettino precompilato.
Per quanto riguarda l’Imu deve essere pagata da tutti i proprietari di immobili non prima casa e dei proprietari di immobili di lusso (categorie catastali A8 e A1) anche se sono prime case. L’Imu ha le stesse scadenze della Tasi, con la quale condivide anche le sanzioni: in caso di inadempimento il contribuente dovrà pagare una mora del 30% più i relativi interessi.