Il Governo ha presentato un emendamento al Jobs Act che prevede il contratto a tempo indeterminato con tutele crescenti in base all’anzianità di servizio per le nuove assunzioni. L’emendamento va a modificare l‘articolo 4 del ddl delega sul lavoro in materia di ridoridno delle forme contrattuali ed è stato depositato in commissione del Lavoro del Senato.
L’obiettivo è quello di presentare un testo organico semplificato che disciplini i rapporti di lavoro e le tipologie contrattuali. Inoltre è stata prevista un aggiustamento delle regole sui controlli a distanza e sulle mansioni (più mirate alla flessibilità in modo da tutelare il posto di lavoro). Il compenso orario minimo per i lavoratori subordinati verrà esteso anche alle collaborazioni coordinate continuative.
Il relatore Maurizio Sacconi si è detto soddisfatto delle modifiche all’articolo 4 e del nuovo testo del Jobs Act sulla disciplina dei rapporti di lavoro che sostituirà lo Statuto dei lavoratori, soprattutto i discussi articoli 4, 13 e 18. Taddei del PD però intende rimarcare che il tema è l’estensione delle tutele e non l’Articolo 18 e che Renzi non ha mai detto di abrogarlo.
Entusiasta Alfano, che sottolinea l’importanza che ha avuto il suo Ncd nella riforma del mercato del lavoro: la presenza del Nuovo Centrodestra nel Governo ha dato quell’input liberale e la voglia di riformismo necessarie per cambiare la rigidità dello Statuto dei lavoratori in modo da incentivare la propensione ad assumere.
Alfano conferma che Ncd continuerà a dare il suo apporto e mettere la sua impronta anche su temi come la giustizia, la famiglia, le tasse, la burocrazie e la sicurezza.