UsignoloNews Ultime news dall'Italia e dal Mondo
Una delle ultime vittime della follia estremista dell’Isis è stata James Foley. A distanza di qualche settimana dalla morte, la madre si lascia andare ad una denuncia shock; l’uomo non doveva salvarsi. Dietro queste rivelazioni ci sono rabbia e risentimento, ma forse anche un barlume di verità.
Sappiamo tutti che politica, burocrazia e ragion di stato non coincidono mai con l’interesse del privato. Molte volte, almeno in linea di principio, ciò può anche essere giusto. Ovviamente non quando il vantaggio del singolo si traduce nella possibilità di rimanere in vita, come accaduto a Foley.
A lanciare queste pesanti accuse è proprio la madre dell’ennesima vittima dell’Isis; James Foley. Ovviamente la famiglia del cittadino americano, conosciuta in anteprima la notizia relativa al proprio congiunto, ha cercato in tutti i modi di soccorrere l’ostaggio.
Ma, almeno a detta della donna, Foley rappresentava per le alte sfere del governo americano niente di più che un numero da cui poter riscuotere delle tasse, un peso dal cui giogo ci si sarebbe dovuti liberare quanto prima. Ecco perché nessuno, ad eccezione della famiglia, avrebbe cercato di salvarlo.
La cosa peggiore sarebbe che, anche volendo sorvolare su tutto questo, ai familiari è stato impedito di agire. James Foley si sarebbe potuto forse salvare se l’Isis avesse ricevuto un riscatto adeguato. Probabilmente oggi nessuno avrebbe saputo di questa storia e niente sarebbe cambiato.
E’ vero che forse ci sarebbe stato un altro al posto di Foley. E’ altrettanto vero però che minacciare di provvedimenti legali chi tenti di salvare un proprio caro da una morte certa è come minimo disumano. A questo si aggiunga la notizia certa che gli USA non sarebbero intervenuti sulla vicenda.
Subentra allora l’etica politica; meglio consentire che una vita umana venga salvata e mettere a repentaglio altre persone finanziando le missioni suicidedell’Isis? A queste domande può rispondere solo il cuore di una madre: e se James Foley fosse stato il figlio di chi ne ha impedito il salvataggio?
