Daniza, l’orsa che viveva tra Trento ed il Veneto, è deceduta. La sua natura la spingeva, se necessario, ad aggredire ciò che poteva rivelarsi minaccioso per sé stessa ed i suoi cuccioli o a cacciare nelle fattorie. Per questo è stata catturata. E’ prevista per oggi l’autopsia.
Quest’estate Daniza ha suscitato tantissime polemiche. Pare infatti che si debba a lei il ferimento di un turista aggredito durante un’escursione in montagna. Per questo, dopo lunghissimi dibattiti in merito, è stata disposta la cattura di mamma orsa.
Daniza, entro stamattina, avrebbe dovuto essere ospite di un’apposita struttura. Per questo ieri notte, in ottemperanza alle normali procedure attuate in questi casi, l’orsa sarebbe stata narcotizzata a distanza. Ciò avrebbe ovviamente agevolato le operazioni di cattura.
Qualcosa però non è andato per il verso giusto. Daniza infatti è morta nelle prime ore della mattinata per cause ancora da appurare. Proprio per questo motivo è stato disposta un’autopsia sulla carcassa di mamma orsa. L’esame dovrebbe essere effettuato entro la giornata.
Insieme a Daniza sarebbe stato catturato anche uno dei cuccioli che, opportunamente chippato, è stato subito rimesso in libertà. Questa procedura consentirà di monitorare di continuo l’animale e di evitare che possa rivelarsi pericoloso o “fastidioso” per le attività umane.
Il comune di Trento, autorizzato ad occuparsi della cattura di Deniza, ha già comunicato a tutte le autorità preposte alla tutela dell’ambiente, della flora e della fauna, quanto accaduto. La morte dell’orsa potrebbe forse essere legata alla somministrazione dei narcotici impiegati per sedarla.