Al termine dei lavori in commissione a Palazzo Madama sono arrivate delle notizie sullo sblocco contratti pubblici che purtroppo non saranno piaciute a molti lavoratori.
Il Ministro della Pubblica Amministrazione si è espressa oggi sull’argomento dei rinnovi contrattuali per i dipendenti pubblici, ammettendo che in questo momento non ci sono le risorse per sbloccare tutti i contratti e aggiungendo poi che la priorità verrà data a chi ha più bisogno, con la conferma del bonus degli 80 euro che spetta anche ai lavoratori pubblici se scendono al di sotto di una certa soglia di reddito.
Marianna Madia cerca di spiegare che i contratti iniziarono ad essere bloccati fin dall’inizio della crisi; e la crisi, come dimostrano i dati sull’economia (si parla di deflazione, crisi occupazionale e rischi per i conti pubblici), è ancora forte anche se il Governo sta facendo di tutto per superarla, ma gli sforzi devono essere condivisi e coinvolgere tutti, sia l’Esecutivo che le parti sociali.
La decisione sullo sblocco contratti pubblici verrà presa quando si discuterà la legge di stabilità, ma molto probabilmente si va verso una proroga di un anno del blocco (che è iniziato nel 2010).
Il ministro Madia poi è tornata a parlare della riforma PA, confermando la sua speranza è che si chiuda entro l’anno: il ddl ha iniziato oggi il suo iter parlamentare con l‘inizio dei lavori in Commissione Affari Costituzionali del Senato. Se la discussione procede rapidamente, ha aggiunto la Madia, non sarà un problema se saranno necessari un paio di mesi in più: l’importante è evitare il letargo.