A Jesi, in provincia di Ancona, è stato finalmente arrestato il folle che andava in giro armato di machete terrorizzando la popolazione della cittadina; alcuni passanti non hanno saputo trattenersi dall’impulso di scattare dei selfie proprio mentre l’uomo maneggiava le armi. Ci si chiede chi siano i veri pazzi…
Già dallo scorso lunedì, un ragazzo nigeriano, Precious Omobogbe, si aggirava per le strade di Jesi brandendo in aria pericolose armi da taglio. Per motivi ancora da accertare, molto probabile che l’uomo soffra di disturbi mentali, sceglieva dei passanti e li minacciava di morte con i machete ben in vista.
Qualcuno, giustamente allarmato, scappava via, altri tentavano di distrarre il ragazzo per allontanarsi senza suscitare ulteriori strane reazioni, qualcuno, figlio dell’attuale società dei media, ha immortalato l’evento con selfie e piccoli filmati a rischio della propria vita.
A seguito di numerose segnalazioni, i Carabinieri, nel primo pomeriggio di oggi, sono finalmente riusciti ad arrestare Precious Omobogbe. Anche durante le operazioni di cattura e disarmo dai machete, alcuni individui hanno deciso di documentare l’evento con selfie di dubbio gusto.
L’arresto del folle armato di machete non è stato semplice; il ragazzo riusciva a muoversi con una certa agilità ed alcuni Carabinieri sono rimasti contusi, per fortuna niente di grave, proprio nel corso di questa operazione. Tra loro anche il Capitano della squadra.
Mentre fuggiva, il ragazzo nigeriano si è avvicinato ad un reporter chiedendogli di seguirlo in modo da potergli mostrare la testa del Capitano dei Carabinieri (in realtà l’uomo è stato ferito lievemente ad una gamba). Il folle dei machete è una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine.
Dal gennaio di quest’anno il ragazzo è stato arrestato più volte dagli agenti di Bologna, Fossato di Vico, Pistoia e Jesi. Resta da chiarire come mai se le sue condizioni mentali sono evidentemente instabili, il folle del machete torni sempre in libertà.