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La 71° Mostra del Cinema di Venezia, kermesse attualmente in pieno svolgimento, sembrerebbe proseguire all’insegna del successo italiano; ultimo apprezzatissimo film in ordine di proiezione sarebbe infatti “Il Giovane Favoloso“, pellicola di Mario Martone basata sul genio e la biografia di Giacomo Leopardi.
Il ruolo del protagonista è stato interpretato da Elio Germano, il quale, si è presentato a Venezia sfoggiando una maglietta recante la scritta l “Artisti 7607“, atta a promuovere l’autodeterminazione degli artisti. Il Giovane Favoloso è stato proiettato dopo “Hungry Hearts” e “Anime Nere“.
Ciascuna delle tre pellicole ha riscosso talmente tanto successo da lasciar scorgere all’Italia la possibilità di veder finalmente tornare in patria l’ambitissimo Leone d’Oro. Il Giovane Favoloso ripercorre la vicenda biografica, poetica e sentimentale di un uomo al contempo comune e straordinario.
Mario Martone pone particolare attenzione sui problematici rapporti intercorrenti tra Giacomo Leopardi, giovane favoloso, ed il padre Monaldo, sulla simbiosi tra il poeta ed i fratelli Carlo e Paolina, ed sull’amicizia tra il genio di Recanati, Antonio Ranieri e Fanny Targioni -Tozzetti.
La vicenda privata del poeta si interseca, marginalmente per volere di Monaldo, con le turbolente questioni politiche e sociali che scossero l’Italia nel primo ‘800. Il Giovane Favoloso non trascura poi il lato sentimentale – emotivo della vicenda terrena di Giacomo Leopardi.
Con una sensibilità particolare Mario Martone porta l’attenzione del pubblico della 71° Mostra del Cinema di Venezia sul più grande poeta dell’800 italiano, un uomo che, lontano dall’immagine cupa a cui la scuola ci ha abituato, ha sentito pulsare in sé la vita con grandiosa intensità, un giovane favoloso.
